Loic LAGARDE
Desidero proiettare lo sguardo che si pone sulle mie foto in un universo onirico, positivo, che lasci spazio al sogno e all'interpretazione.
Loic LAGARDELoïc Lagarde studia ingegneria elettronica e lavora nel campo dei videogiochi prima di consacrarsi alla professione di fotografo. Se oggi vive a Parigi, è in Bretagna, dove è nato e cresciuto, che sviluppa la sua passione per i grandi spazi aperti e i viaggi. Inizia a familiarizzare con la fotografia in occasione di un viaggio con lo zaino in spalla in Australia. Contemporaneamente lancia il suo blog. Nel 2012 Airbnb, che all’epoca è una start-up nascente, nota le sue foto pubblicate su Flickr e lo assume con la missione di fotografare gli appartamenti degli ospiti in tutto il mondo. Una proposta decisiva per la sua vita, perché Loïc decide di dire addio alla carriera di ingegnere per intraprendere quella di fotografo. Oggi è specializzato in fotografia di viaggio, in particolare in destinazioni e hotel di lusso. Nel 2022 ha pubblicato un libro di fotografie intitolato Planète France; edito da Lonely Planet. Nel 2023, a Parigi è stata organizzata una mostra dedicata alle foto del suo libro. Molto presente sui social, conta più di 270.000 follower ed è stato selezionato tra i 20 travel blogger da seguire dalla prestigiosa rivista Harper's Bazaar!
... Vedi di più Vedere di menoIntervista
Perché la fotografia?
Disegno e dipingo fin da quando ero piccola. Ho sempre sentito questo bisogno di esprimere visivamente ciò che sentivo e ciò che vedevo. La fotografia in seguito mi è venuta naturale mentre viaggiavo da giovane adulto. Volevo catturare e immortalare i bellissimi momenti che ho vissuto e i luoghi del mondo che ho visitato. Questa passione è cresciuta ed è diventata una professione.
La tua ispirazione, soprattutto artistica?
Penso di ispirarmi naturalmente al mondo della pittura, soprattutto nelle composizioni e nei colori. Da qui questo lato pittorico sublimato delle mie foto. Imparo anche da ciò che fanno gli altri fotografi di viaggio, soprattutto in Asia. E infine, da grande fan della cultura giapponese, non posso non parlare di ispirazione come Miyazaki.
Cosa caratterizza la tua scrittura?
Le persone mi dicono sempre che le mie foto sono immediatamente riconoscibili. Non c'è bisogno di firmarli. Questo aspetto colorato, luminoso e caldo con composizioni pittoriche (come un dipinto) definisce il mio lavoro.
Una particolarità a livello tecnico?
Lavoro principalmente durante la “golden hour” subito dopo l’alba o prima del tramonto per catturare il più possibile questa calda atmosfera. In post-produzione, adeguo la colorimetria delle mie foto per adattarle al mio stile. Se lo scatto ha la luce giusta, non c'è bisogno di fare molte modifiche.
Un aneddoto da raccontarci?
Sono un fotografo di viaggio, mi è difficile trovare un solo aneddoto!
La foto che vorresti aver scattato?
Cerco il più possibile di scattare le foto che sogno di scattare. Solo il passare del tempo può impedirmi di farlo perché tutto può cambiare. Anche per questo cerco di catturare il più possibile i momenti che vivo.
Il tuo ultimo premio/orgoglio?
La mia mostra “Planète France” a Parigi (Bercy Village) sul nostro Bel Paese avvenuta nella prima metà del 2023.
I tuoi prossimi progetti?
Una visita nei Balcani.