Alexandre FAUVE

Non sottolineeremo mai abbastanza l’importanza di esporre i bambini alla fotografia fin dalla tenera età. E Alexandre Fauve ne è l'esempio più eclatante. Quando andava alle medie, nella sua scuola c'era una camera oscura. È qui che sviluppò la sua passione per la fotografia. Successivamente si iscrisse al club di fotografia di quartiere. "È allora che ho capito che questo era quello che volevo fare nella vita", spiega, "così ho iniziato a studiare fotografia a Parigi". E grazie alla nonna, sarta di mestiere, Alexandre sviluppa il suo gusto per la moda e il design. Tutte queste influenze oggi le ritroviamo nei suoi scatti, che vedono protagonisti animali selvaggi raffigurati all'interno di ville lussuose. In queste foto in cui tecnica e arte si uniscono, l'artista vuole "esplorare il rapporto tra la società, la natura e la moda", il tutto con una nota di umorismo.

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Intervista

Quando hai iniziato a praticare la fotografia? Qual è il tuo background professionale?

Ho iniziato a scattare foto quando ero alle medie dove c'era un laboratorio nero e
bianco. Successivamente mi sono iscritto a un club fotografico nel mio quartiere. Ho sempre saputo che questo era il lavoro
Volevo farlo, quindi ho naturalmente studiato fotografia a Parigi.

Quali sono le tue principali fonti di influenza (fotografi, cinema, musica, arte...)?

Sono un fan di Elliott Erwitt, noto per le sue foto di animali e umani, sempre piene di malizia e divertimento.

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